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Tavolo Rhodense delle Politiche Sociali

Svolge una funzione di supporto e ausilio all’Assemblea dei Sindaci su tutte la attività a questa assegnate, svolgendo un' importante funzione di connessione tra i bisogni del territorio e il livello di decisione politica di vertice; in particolare: 

  • individua priorità, obiettivi e risorse delle politiche zonali;
  • coordina gli obiettivi dei singoli Comuni aderenti e garantisce il raccordo con le “altre politiche”;
  • intrattiene rapporti con i soggetti del Terzo Settore e i sindacati;
  • è garante del sistema di governance territoriale;
  • costituisce un livello di importante collegamento tra il livello programmatorio zonale e il livello gestionale, in particolare per i servizi a gestione associata (tramite Sercop)
  • agisce in stretta connessione con il Tavolo di sviluppo territoriale (Ta.s.ter) del progetto “#OltreiPerimetri”.

È composto dagli Assessori dei nove Comuni.
Presidente del Tavolo Rhodense delle Politiche Sociali è l'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Rho, Paolo Bianchi.

Ultima modifica: 04 novembre 2021
La GOVERNANCE della Programmazione Zonale

La Struttura di Governo della Programmazione Zonale

L’assetto di governance del Piano discende dall'esperienza accumulata  in un decennio di lavoro partecipato, che ha rappresentato uno dei tratti dominanti dell’identità del Rhodense.

Fin dal primo Piano di Zona, infatti, si è costruito un sistema che consentisse un elevato livello di partecipazione alla formazione delle decisioni da parte del Terzo settore e degli altri attori che sono entrati nel processo di programmazione.

La partecipazione attiva dei diversi attori, all’interno della rete dei rapporti che si formano intorno al welfare comunitario, porta a modificare il loro modo di agire, predisponendoli ad un “gioco cooperativo” costituito da alleanze durature che condividono una visione strategica per la comunità locale e il territorio.

Nel diagramma che segue è illustrata la struttura di governo che prevede la presenza di diversi soggetti interagenti tra loro.

 

Il modello evidenzia un' articolazione complessa e composta da diversi soggetti:

  • gli organi di indirizzo politico, dai quali provengono le decisioni programmatorie; 
  • gli organi gestionali, che provvedono all’attuazione delle decisioni e alla fornitura di elementi analitici a sostegno delle decisioni stesse; 
  • la fase e gli organismi di partecipazione, in una accezione molto ampia, che contribuiscono in maniera essenziale alla rappresentazione e analisi dei bisogni e dei problemi sociali, in quanto strutturalmente più vicini al territorio.


La realizzazione della circolarità (rappresentata dalla frecce) tra la fase di emersione dei bisogni, la loro lettura e analisi e la definizione delle politiche, e di conseguenza delle scelte da parte del decisore politico, è un’essenziale premessa per una programmazione sociale efficace, in grado cioè di mettere in campo misure che effettivamente rispondano ai bisogni ed incidano sui problemi sociali del territorio.

Le funzioni dei soggetti interagenti sono illustrate nel dettaglio nel menù a tendina di sinistra sotto "collegamenti".

Ultima modifica: 24 luglio 2021
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