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#oltreiperimetri

Generatore di energia sociale per il Rhodense

Welfare in azione

Fondazione Cariplo ha presentato, nel 2014, il bando “Welfare in Azione – Welfare di Comunità e Innovazione Sociale”: 10 milioni di euro destinati agli attori pubblici e privati per  innovare i sistemi di welfare locale, a partire dalle realtà territoriali attive.

Fra tutti i progetti presentati, ha deciso di finanziare #Oltreiperimetri - Generare capitale sociale nel rhodense, il progetto presentato da Sercop e da numerosi altri partner: 1.800.000 € a favore dei cittadini vulnerabili del Rhodense.

Per seguire il diario di viaggio del progetto ed essere sempre aggiornato sugli sviluppi, collegati al sito internet https://oltreiperimetri.it/ e al profilo www.facebook.it/#oltreiperimetri

A inizio 2014 Fondazione Cariplo ha promosso il bando “Welfare di Comunità e Innovazione Sociale”, per realizzare sistemi territoriali di welfare comunitario capaci di produrre innovazione nella risposta a un problema sociale. SERCOP, l’Azienda Speciale per i Servizi alla Persona, ha partecipato con il progetto “#oltreiperimetri - Generare capitale sociale nel Rhodense”, in partnership con i Comuni del Rhodense, la rete del Terzo Settore e altri soggetti, come banche e municipalizzate, che hanno deciso di mettersi in gioco.

L’idea progettuale di Sercop, dopo aver superato la prima fase di selezione (Call for ideas), insieme ad altri 19 progetti (su oltre 80 presentati a livello regionale), ha beneficiato, per il periodo settembre - novembre, di un percorso di accompagnamento metodologico, per elaborare uno studio di fattibilità (seconda fase del bando).

A dicembre Fondazione Cariplo ha comunicato gli esiti della valutazione conclusiva del bando: “#oltreiperimetri” ha ottenuto un contributo di ben 1.800.000 euro, il più alto assegnato tra tutti i 7 progetti finanziati, destinato a far fronte alle nuove povertà e alla vulnerabilità.

Il progetto, di durata triennale, prende le mosse dall’area di bisogno delle nuove fragilità e delle persone cosiddette “vulnerabili” e si propone di avviare un percorso di medio-lungo periodo di riforma e ripensamento più generale delle modalità tradizionali dell’intervento sociale. Il target dei vulnerabili (ceto medio impoverito) è rappresentato da coloro i quali si collocano su un pericoloso crinale di precarietà, che potrebbe da un momento all’altro farli scivolare verso una irreparabile condizione di “vulnerati”, a causa di determinanti quali: improvvisa perdita del lavoro, separazioni, indebitamento, assenza di legami sociali o reti che consentano di affrontare eventi della vita quali nascite, malattie ecc.

Le aree di criticità sulle quali il progetto è intervenuto sono 3, alle quali corrispondono 3 azioni:

  1. debito: (legato spesso a stili di vita e consumo incoerenti con le proprie possibilità): azioneIndebitamento consapevole“, volta a ridurre l’impatto del sovraindebitamento;
  2. socialità: (evaporazione dei legami sociali e conseguente isolamento): azioneJob Community, finalizzata ad incrementare l’offerta di luoghi (fisici) di comunità, centrati sulla capacità di affrontare i problemi concreti;
  3. abitare: (difficoltà di accesso alla casa, onerosità dei mutui, eccessiva lunghezza dei contratti tradizionali): azione Smart House”, orientata ad incrementare la possibilità di accedere a forme di abitare, inizialmente temporanee, con investimenti e costi contenuti rispetto alle modalità tradizionali di accesso alla casa.

La strategia di fondo del progetto consiste nella “deperimetrazione”, ossia nell’estendere e articolare nel territorio le possibilità di accesso, a partire da una più agevole emersione della domanda oggi invisibile e silente e dal superamento delle procedure e degli attori che caratterizzano la prassi dei servizi pubblici e del Terzo settore.

 

Ultima modifica: 23 luglio 2021
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