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UMA - istruzioni per l'uso
convegno del 30/09/2011

Per scaricare le slides del convengno di presentazione del servizio (30 settembre 2011, Villa Burba, Rho) clicca su "UMA Istruzioni per l'uso" Per un sunto degli interventi della giornata clicca QUI, per l'articolo della stampa locale vai alla nostra pagina della rassegna stampa.

Ultima modifica: 15 dicembre 2013
La nuova programmazione zonale
Idee a confronto per lo sviluppo del welfare locale

Mercoledì 11 gennaio 2012 presso la Villa Burba di Rho si è tenuto l'incontro “LA NUOVA PROGRAMMAZIONE ZONALE: idee a confronto per lo sviluppo del welfare locale” che ha aperto ufficialmente il “cantiere” dei lavori per il prossimo Piano Sociale di Zona relativo agli anni 2012-2014.

Per vedere il resoconto della giornata, clicca QUI

Qui di seguito, invece pubblichiamo le presentazioni dei relatori dell'incontro

tavolo relatori incontro Nuovo Piano Sociale 2012-14

Per accedere alla presentazione, cliccare sul suo titolo (presentazioni power point con estensione .pptx)

Ugo De Ambrogio
Vice presidente dell’Istituto di Ricerca Sociale
Dove va il Welfare di domani…!

Giuseppe Cangialosi
Coordinatore Ufficio del Piano Sociale di Zona
Valutazione degli esiti del Piano Sociale di Zona 2009-2011 e indirizzi futuri della programmazione zonale

Guido Ciceri
Direttore Sercop
Il Nuovo Piano Sociale di Zona: linee strategiche di indirizzo

tavola rotonda nuovo piano di zona 2012-15

 

Ultima modifica: 15 dicembre 2013
Verso l'Expo
Lo sviluppo tra impresa, territorio e lavoro per persone con disabilità

Il 17 giugno 2010 nel III Lotto di Villa Burba a Rho si è tenuto il Convegno Verso l’Expo: lo sviluppo tra impresa, territorio e lavoro per persone con disabilità” e, a seguire, la Tavola Rotonda “Politiche e opportunità per l’occupazione nel rhodense”. Qui di seguito il resoconto della giornata organizzata dal Consorzio dei Comuni del Rhodense per i Servizi alla Persona SER.CO.P. e dal Consorzio di Cooperative Sociali Cooperho.

Dopo una breve introduzione del Presidente di SER.CO.P., Primo Mauri, il convegno si è aperto con l’intervento del Sindaco di Rho, Roberto Zucchetti.
Clicca sul titolo qui di seguito per scaricare le slides della presentazione del Sindaco dal titolo “Il territorio del nord ovest, il patto dei Comuni del nord ovest, le opportunità e le sfide” che ha introdotto e inquadrato i temi affrontati nella giornata.
La relazione ha evidenziato come il territorio del Rhodense sia parte del sistema Metropolitano Milanese, uno dei grandi centri Metropolitani europei, dove sussistono tutte le premesse per un periodo di forte crescita, in particolar modo lungo la direttrice del Sempione.
Con l’intento di perseguire lo sviluppo dell’eccellenza in vari ambiti intorno a questa direttrice e in relazione alle attività ed ai progetti legati all’Esposizione Universale del 2015, 16 Sindaci hanno siglato il “Patto per il territorio del nord ovest Milano in vista di Expo 2015”. Con questo accordo la Provincia e i Comuni sottoscrittori intendono sperimentare un nuovo modello di consultazione e di confronto sulle politiche e sui progetti, rafforzando il presidio territoriale relativamente alle opportunità offerte dall’eccezionale volano di sviluppo economico e di rilancio strutturale che sarà l’Expo. Sono infatti previste opere strategiche, quali la modernizzazione del sistema ferroviario esistente, che produrranno effetti diretti, ma anche e soprattutto indiretti con ricadute importanti sull’indotto. Si prevede che a fronte di investimenti per oltre 14 miliardi di Euro, la produzione aggiuntiva (attivata indirettamente e in modo indotto) sarà circa di altri 14 miliardi di Euro, per complessivi 28 miliardi di Euro, con un “moltiplicatore” dell’investimento di poco superiore a 2: ovvero, ogni euro investito per l'Expo genererà un effetto complessivo sull'economia pari a circa il doppio.immagine relatori della Conferenza del 17/06/10
La capacità di riuscire ad approfittare di queste ricadute dipende dalla vitalità del tessuto economico locale e dalla sua adeguatezza a rispondere ai requisiti qualitativi richiesti dai Main Contractor: per fare un esempio, saranno necessari molti lavori di carpenteria nei vari cantieri che si apriranno e i committenti sceglieranno imprese locali se queste saranno in grado di soddisfare la domanda con i medesimi standard di qualità di una impresa di un altro territorio.
L'occupazione direttamente e indirettamente generata dall'Expo sarà di circa 47.200 unità lavorative annue, di cui circa 31.600 attivate per la realizzazione degli investimenti infrastrutturali e 15.600 per gli acquisti di beni e servizi richiesti per la gestione operativa dell'evento. La domanda aggiuntiva di lavoro sarà concentrata per circa il 50% nel settore delle costruzioni, ma importanza l’avranno anche i settori ad alta tecnologia e il commercio.
 
L’intervento di Guido Ciceri, direttore di SER.CO.P., è partito dall’evidenziare un dato ISTAT (del 2006 in quanto non ci sono ricerche più recenti!): in Italia solo il 3% dei disabili è occupato e solo lo 0,9% cerca occupazione. Questo sottolinea quanto il servizio di inserimento lavorativo sia complesso e problematico. Ecco perché il Nucleo Inserimento Lavorativo (NIL) del Rhodense richiede un’integrazione forte con il territorio e si debba configurare come un servizio aperto, in connessione con tutti i programmi e le unità presenti nell’area rifuggendo l’impostazione da “riserva indiana” tipica purtroppo di altre strutture.
Il Direttore ha poi spiegato come il NIL possa esser visto come un’unità produttiva in cui due sono gli elementi importanti: la presa in carico dell’utente (l’aspetto “sociale” del servizio) e il rapporto con le aziende, la disponibilità delle postazioni, la collaborazione con il sistema produttivo (l’aspetto “economico” del servizio). Se queste due anime non si contemperano il servizio non funziona efficacemente. Inoltre il NIL deve esser funzionale sia al mondo della produzione che a quello del sociale perché essi hanno cose importanti da insegnarsi: tra questi vi è un percorso culturale da fare con le imprese per creare una buona e stabile connessione, al cui scopo non basta l’obbligo della Legge 68, affinché l’inserimento lavorativo non sia semplicemente “ottemperare a un obbligo” .
In conclusione, il NIL non è solo un servizio per i disabili ma per tutto il territorio; è un servizio cruciale, soprattutto in un contesto urbano in cui non ci sono reti “informali” e familiari sufficienti a garantire l’inserimento lavorativo di chi è più fragile.
 
Dario Cassata, Consigliere del Consorzio Cooperho, ha fatto una breve disamina dei dati più importanti contenuti nel documento di sintesi del servizio relativo all’anno 2009. Clicca sul titolo qui di seguito per scaricare il documento completo “NIL - relazione dell’attività relativa all’anno 2009
L’anno scorso il servizio:
  1. ha seguito 315 persone, non solo con handicap ma anche con svantaggio sociale: senza fissa dimora, ex tossicodipendenti, psichiatrici, ecc;
  2. ha realizzato 28 assunzioni in imprese profit e 15 assunzioni in imprese sociali, oltre ai tirocini finalizzati all’assunzione e agli inserimenti con strumenti quali “Emergo”;
  3. ha avviato al lavoro, tra assunzioni e borse lavoro, 93 persone.
  4. ha effettuato 1.065 interventi di monitoraggio sugli utenti in carico.
 
Questo solo per fornire alcuni numeri che già da soli “parlano” di tutto il lavoro che sta dietro ad un servizio in grado di conseguire risultati importanti.
Gli strumenti messi in campo per ottenere questi numeri fanno riferimento in prima battuta alle professionalità di tipo sociale, educativo e psicologico, tutte però tarate specificamente sull’ambito lavorativo, impiegate dal NIL. Il servizio si avvale anche di competenze formative e commerciali. Quest’ultima figura professionale, oggi impiegata anche da Regione Lombardia come figura chiave nei modelli di servizi di inserimento lavorativo, funge da ponte tra le imprese, i servizi e la persona, ed al NIL è stata introdotta ben 6 anni fa quando il Consorzio Cooperho è stato incaricato della gestione dello sportello nel Rhodense.
Il NIL d’ambito rivendica parimenti anche l’aver messo insieme con successo i 3 sistemi di risorse disponibili, quelli locale, provinciale e regionale, per portare maggiori opportunità di inserimento.
Il Consigliere conclude il suo intervento riassumendo che integrare i sistemi in questo contesto territoriale significha occuparsi di inclusione, sviluppo, coesione, lavorando dal basso perché è dal basso che si riescono a riconoscere i problemi e trovare i modi per affrontarli.
 
Il Professor Maurizio Maccarini, del Dipartimento di Ricerche Aziendali dell’Università di Pavia, ha assistito la Regione Lombardia nella costruzione del “sistema dote”.
Clicca sul titolo qui di seguito per scaricare le slides della presentazione del Professore dal titolo "il Progetto Expo-niamoci".
La dote è un meccanismo che sposta il finanziamento pubblico dal sistema dell’offerta alla domanda: l’Ente Pubblico non finanzia un servizio semplicemente perché c’è, ma finanzia la persona che ne fruisce, che viene così posta al centro del progetto.
Questo sistema è stato introdotto separatamente nella formazione e nel lavoro, sebbene ciò abbia rappresentato un problema soprattutto di disabilità, in quanto non esiste un disabile che abbia bisogno solo di formazione o soltanto di lavoro; si tratta di un processo che necessita anche di altri servizi complementari: formazione > lavoro > altra formazione > altri servizi.
Il Progetto Expo-niamoci, che prevede l’impiego del sistema dote, è volto a valorizzare l’opportunità di comunicazione e promozione per i lavoratori disabili delle comunità produttive afferenti alle aree interessate dall’Expo 2015. È pensato per realizzare Azioni di Sistema, di valenza generale, svolte in ottica di collaborazione tra più attori a livello locale, operanti con diversi livelli di governance territoriale.
Obiettivi del Progetto sono:
  • programmare linee di sviluppo occupazionale accessibili a persone con disabilità;
  • promuovere l’evoluzione professionale dei soggetti diversamente abili mediante la valorizzazione delle loro abilità;
  • garantire l’acquisizione delle competenze necessarie a raggiungere una maggiore autonomia lavorativa e sociale.
Gli output consistono in:
  • studio di fattibilità della domanda potenziale di lavoro per persone disabili, in ottica di Expo 2015;
  • coinvolgimento del sistema economico di riferimento e degli Enti preposti alla formazione e all’inserimento lavorativo;
  • modellizzazione di una procedura per determinare in maniera personalizzata il valore della “dote” per le persone disabili all’interno di Expo 2015.
Expo-niamoci ha bandito anche un concorso, “Bando di Idee”, volto a coinvolgere e sensibilizzare gli operatori verso una maggiore consapevolezza del principio di eguaglianza ed integrazione sociale. Il focus si sostanzia nella realizzazione di elaborati che contengano proposte (inedite) di effettiva integrazione di soggetti diversamente abili nell’indotto che si verrà a creare grazie a Expo 2015.
Si tratta di progetti con valorizzazione territoriale e locale in riferimento al tema dell’inserimento lavorativo, che sappiano affrontare in maniera innovativa e razionale gli assi tematici di Expo 2015.
In ultimo, il professore invita i presenti e chi fosse interessato a partecipare al concorso – il bando è scaricabile anche dal sito di Cooperho.
 
La seconda parte del convegno vede la Tavola Rotonda dedicata alle “Politiche ed opportunità per l’occupazione nel Rhodense”
 
Paolo del Nero - Assessore Provincia di Milano con deleghe a Industria - Piccole e medie imprese - Artigianato - Commercio - Formazione professionale - Lavoro
L’Assessore testimonia come la Provincia, rispetto al passato, abbia ora unificato le deleghe creando un’area, con una direzione unica, che riunisce sviluppo economico e welfare. È utile ricordare che la Provincia di Milano impiega annualmente pressoché tutti i fondi messi a disposizione dalla Regione e che, a tal proposito, quest’anno è stato approvato il nuovo Piano Emergo.
Qualche dato sull’Emergo 2009: 
a.      Dava priorità a 3 linee di intervento, su persone con
·           disabilità >70%
·           capacità lavorativa residua <45% per i disabili psichici
·           iscrizione ex legge 68
b.      Ha evidenziato una scopertura nelle aziende del 25% circa, ovvero un posto riservato a disabili su 4 non è occupato, e per questo le aziende pagano le multe previste dalla legge;
c.       Gli avviamenti sono stati quasi 1.800;
d.      Le risorse messe a disposizione sono state pari a circa 15 milioni di Euro, di cui €300.000 sono andati alle imprese che hanno effettuato assunzioni;
e.       Gli inserimenti effettuati grazie a Emergo sono stati 838, di questi il 63% ha riguardato donne disabili over 45.
 
Qualche dato sul nuovo piano, relativo all’anno 2010:
a.       Le risorse sono suddivise fra dote lavoro (5 milioni di Euro), incentivi alle imprese (2,18 milioni di Euro) e il resto per ausili e azioni di sistema;
b.      Sono stati stanziati €770.000 a sostegno del mantenimento del posto di lavoro a favore dei disabili psichici impiegati in cooperative di tipo B
 
Inoltre la Provincia sta lavorando su:
a.     L’applicazione dell’articolo 14: terminata infatti la sperimentazione per opposizione di alcune forze sindacali, all’interno di un piano complessivo di sostegno alle situazioni di difficoltà legate all’attuale crisi economica, la Provincia ha riunito 23 sigle (datoriali, sindacali, rappresentanze, ecc.) per concordare un’intesa su linee di azioni specifiche di sostegno, di cui una mirata a dare supporto a chi offra commesse che mettano in grado una cooperativa di tipo B di assumere un disabile, permettendo così l’assolvimento dell’obbligo di legge;
b.       Un protocollo per coinvolgere disabili che accolgano altri disabili in visita all’Expo;
c.        Azioni volte a garantire l’integrazione del disabile attraverso soluzioni “designed for all”, ovvero valide per tutti.
L’Assessore ha sottolineato che il sistema dei servizi oggi esistente a livello provinciale è un’eccellenza, al punto che il modello del nostro Ente Territoriale, sia in termini di legislazione che di servizi per le persone disabili, è stato preso da riferimento dalla Cina, Paese organizzatore dell’Expo 2010, che non aveva alcuna legge in materia.
audience convegno 17/06/10 
Carolina Pellegrini – Assessore ai Servizi Sociali di Rho
L’Assessore ha ringraziato i Consorzi SER.CO.P. e Cooperho e gli operatori per il lavoro svolto dal NIL in questi ultimi anni, ma ha anche spiegato come il problema oggi sia avviare al lavoro non solo i disabili in senso stretto (quelli ex legge 68 e 381) ma anche le persone appartenenti alle altre categorie di fragilità (ad es. con patologie psichiatriche).
L’istituzione comunale ha un compito difficile in quanto si trova ad essere la prima interfaccia del bisogno; proprio per questo deve adoperarsi per l’integrazione di attori e sistemi di finanziamento che altrimenti rischiano di procedere ciascuno per proprio conto. Allo stesso tempo il Comune ha il compito di sostenere la cooperazione sociale, dal momento che l’ente pubblico oggi progetta sempre meno ma co-progetta con il terzo settore: proprio quest’ambito può essere campo per sperimentazione di politiche che pensino davvero al bene comune e non alle logiche di parte.
 
Enrica Baccini - Area Studi, Sviluppo e Formazione - Fondazione Fiera Milano
La dottoressa ha presentato il suo Ente spiegando che Fiera oggi è un sistema che impiega 700 persone, che lavorano per lo più in Milano e nel palazzo del gruppo costruito vicino a Porta Est, ovvero nel rhodense. In ogni caso, le ricadute della Fiera sul territorio sono ben diverse da quelle che potrebbe avere un impianto manifatturiero. L’occupazione attivabile da Fiera infatti fu stimata, prima di partire con il progetto, in 43.000 Unità Lavoro in settori quali alberghi, ristorazione, costruzione, allestimenti, ecc. Di recente gli studi condotti da Fiera si sono occupati di verificare questa stima fatta ex ante e i dati provinciali confermano i numeri, anche se i cittadini ne hanno poca percezione perché questi nuovi posti di lavoro sono distribuiti in centinaia di imprese del territorio.
La Fiera quindi è un elemento fulcro, non un elemento “ordinatore”, ovvero è il polo che attrae e moltiplica valore, ma che non invia/indirizza verso una destinazione.
In questo grande sistema, come ci si può preparare ad accogliere i disabili sia nell’Area Espositiva che nelle imprese che lavorano con Fiera? La Dottoressa ha individuato il cuore del problema nel dare servizio alle imprese. Oggi in Fiera Milano manca l’intelligenza organizzativa (progettualità) e manca la capacità di progettare eventi fieristici che sono quasi sempre organizzati dalle associazioni di categoria, interessate solo all’esposizione dei prodotti ma prive della capacità di innovare l’evento stesso. In questo scenario si aprono spazi professionali enormi anche per lavoratori disabili.
 
Livio Frigoli – Coordinatore Patto Sindaci Nord Ovest Milano
Expo sta offrendo numerose occasioni di confronto e ragionamento su numerose tematiche, non solo connesse a infrastrutture e Opere Pubbliche, rispetto alle quali il territorio può proporsi difendendosi, ma anche “andando all’attacco”. Il ruolo del patto è quindi soprattutto quello di “ascoltare il territorio” e facilitare dialogo e cooperazione tra amministrazioni comunali intorno alle tematiche legate all’Expo 2015. La volontà è quella di cogliere opportunità, ma anche e soprattutto promuovere e generare opportunità per lo sviluppo del territorio, portando proposte ai tavoli regionali, nazionali e dell’Expo per trasformare il territorio da ricettore ad attore e protagonista del proprio sviluppo.
Alcune idee sono già state proposte: dall’accoglienza progettata per tutti, al coinvolgimento delle imprese con un codice etico, dallo studio di un regolamento per vincolare le aziende appaltanti all’inserimento lavorativo, all’accoglienza di disabili curata da disabili stessi, ecc.
Il Coordinatore del Patto ha invitato a non considerate l’Expo come un evento limitato a 6 mesi. L’Esposizione infatti avrà un lascito che dipenderà da come il territorio sarà stato “costruito” e da come avrà sfruttato le opportunità offerte. Per come è stato strutturato l’evento, esso porterà ad orientare lo sviluppo economico del territorio non solo sui settori tradizionali ma anche intorno a quelli nuovi, come l’alimentazione, la sostenibilità, ecc. Il Dottor Frigoli ritiene che anche la disabilità sarà fra i temi a cui l’Expo potrà portare innovazione e sviluppo. Basti pensare alla domotica o al trasporto, per citare solo due esempi. Occorre dunque coniugare le esigenze sociali, come la casa, con le opportunità che si possono intercettare grazie ad Expo, come i finanziamenti per progetti di housing sociale, per generare nuovo lavoro sia per le persone abili che e soprattutto per quelle disabili.
 
Alberto Malini – Direttore della Cooperativa Il Portico
La testimonianza prende avvio dall’interrogativo “chi è la persona disabile?”. Il Direttore invita a riflettere sulla disgregazione dell’essere umano: è in corso un terremoto che sta ribaltando le categorie del bisogno; tanto che oggi hanno bisogno tutti e tutti!
Lo stimolo che nasce dalle parole sentite dagli altri relatori della Tavola Rotonda chiama a innovare e cambiare, ma con fantasia.
Secondo il Direttore, oggi al disabile serve trovare intorno a sé persone che facciano bene il proprio lavoro e che siano appassionate dell’umano. E questa dignità c’è in moltissime cooperative sociali che si propongono sul mercato come imprese vere e proprie, ma soprattutto come partner: il messaggio è “noi ci siamo!” e la sfida lanciata alla politica e all’imprenditoria è “coinvolgeteci per dirci come dobbiamo metterci insieme, come dobbiamo proporci”. Le cooperative hanno le capacità e l’esperienza per accompagnare le persone di fronte al bisogno, tramite il lavoro, la casa e l’abitare e anche il tempo libero. Perché le cooperative sono attente alla persona nella sua totalità.

 

Ultima modifica: 07 febbraio 2014
Prevenzione tra il dire e il fare

Agorà Tematico del Piano di Zona del Rhodense per una strategia preventiva alle dipendenze – 10 e 11 giugno 2010

Prevenzione e programmazione territoriale delle politiche sociali” – Giuseppe Cangialosi, coordinatore Ufficio del Piano Sociale di Zona rhodense
Le dimensioni del fenomeno del gioco d’azzardo” – Gianmaria Zita, psichiatra ASL di Milano - Sert 1
Presentazione dei dati dell’osservatorio 2009 sul fenomeno delle dipendenze/ricerca sociale” – Renato Durello, responsabile Osservatorio Dipartimento Dipendenze- ASL Provincia Milano 1
Linee guida regionali e indirizzi europei” – Corrado Celata, responsabile Attività di Prevenzione ASL Città di Milano, Coordinamento Tecnico TTRP
La prevenzione nell'ambito del gioco d'azzardo” – Cooperativa Sociale A77

Ultima modifica: 15 dicembre 2013
Le politiche di integrazione dei cittadini stranieri
Convegno 20/11/2008

Il Convegno si è tenuto giovedì 20 novembre 2008 presso la Sala del Camino di Villa Burba a Rho

Programma del Convegno

Intervento di Gisella Raimondi, Responsabile Sportello Stranieri di Rho

Intervento di Elena Caneva, Università degli Studi di Milano

Ultima modifica: 21 dicembre 2013
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