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Ufficio di Piano

Regia operativa della programmazione zonale che opera in stretta sinergia con il Tavolo delle Politiche Sociali

  • Attua gli indirizzi e le scelte assunte dall’Assemblea dei Sindaci e dal Tavolo delle Politiche sociali;
  • coordina le fasi del processo di programmazione e pianificazione degli interventi dal punto di vista tecnico;
  • gestisce la funzione di budgeting e controllo di gestione;
  • monitora e valuta gli interventi;
  • amministra le risorse complessivamente assegnate (Fondo Nazionale, Fondo Sociale Regionale, Fondo Non Autosufficienza);
  • definisce gli atti e coordina gli interventi derivanti dalla programmazione zonale (Leggi di settore);
  • propone e istruisce documenti di carattere programmatorio da sottoporre al livello di decisione politica;
  • ha funzioni di segreteria e istruttoria per l’Assemblea dei Sindaci e il Tavolo delle politiche sociali.

È costituito all’interno di Ser.Co.P. ed è composto da un responsabile, un impiegato e dal direttore di Ser.Co.P..
Responsabile dell'Ufficio di Piano Sociale di Zona è Annamaria Di Bartolo.

Ultima modifica: 14 luglio 2021
La GOVERNANCE della Programmazione Zonale

La Struttura di Governo della Programmazione Zonale

L’assetto di governance del Piano discende dall'esperienza accumulata  in un decennio di lavoro partecipato, che ha rappresentato uno dei tratti dominanti dell’identità del Rhodense.

Fin dal primo Piano di Zona, infatti, si è costruito un sistema che consentisse un elevato livello di partecipazione alla formazione delle decisioni da parte del Terzo settore e degli altri attori che sono entrati nel processo di programmazione.

La partecipazione attiva dei diversi attori, all’interno della rete dei rapporti che si formano intorno al welfare comunitario, porta a modificare il loro modo di agire, predisponendoli ad un “gioco cooperativo” costituito da alleanze durature che condividono una visione strategica per la comunità locale e il territorio.

Nel diagramma che segue è illustrata la struttura di governo che prevede la presenza di diversi soggetti interagenti tra loro.

 

Il modello evidenzia un' articolazione complessa e composta da diversi soggetti:

  • gli organi di indirizzo politico, dai quali provengono le decisioni programmatorie; 
  • gli organi gestionali, che provvedono all’attuazione delle decisioni e alla fornitura di elementi analitici a sostegno delle decisioni stesse; 
  • la fase e gli organismi di partecipazione, in una accezione molto ampia, che contribuiscono in maniera essenziale alla rappresentazione e analisi dei bisogni e dei problemi sociali, in quanto strutturalmente più vicini al territorio.


La realizzazione della circolarità (rappresentata dalla frecce) tra la fase di emersione dei bisogni, la loro lettura e analisi e la definizione delle politiche, e di conseguenza delle scelte da parte del decisore politico, è un’essenziale premessa per una programmazione sociale efficace, in grado cioè di mettere in campo misure che effettivamente rispondano ai bisogni ed incidano sui problemi sociali del territorio.

Le funzioni dei soggetti interagenti sono illustrate nel dettaglio nel menù a tendina di sinistra sotto "collegamenti".

Ultima modifica: 24 luglio 2021
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