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P.I.P.P.I.

CHE COS’È P.I.P.P.I

P.I.P.P.I. è un programma di intervento rivolto a famiglie, con figli di età compresa tra gli 0 e gli 11 anni, che si trovano a fronteggiare situazioni impegnative in cui può risultare difficile garantire ai bambini le condizioni adeguate per la loro crescita. La finalità di P.I.P.P.I. è costruire una alleanza tra tutte le persone che hanno a cuore la crescita dei bambini per aiutare i genitori a continuare a vivere insieme ai propri figli nel migliore dei modi possibili.

P.I.P.P.I. significa Programma di Intervento Per Prevenire l’Istituzionalizzazione. In Italia, grazie alla legge 149, non si istituzionalizza, per lo meno dal 2001. Con questa parola “vecchio stile” non si intende prevenire che i bambini vadano negli “istituti” che, appunto, oggi non ci sono più, ma si vuole dire che lo scopo di P.I.P.P.I. è la prevenzione di tutte le forme di “istituzionalizzazione” che possono essere ancora presenti dentro le pratiche dei servizi sociali, ad esempio la burocratizzazione, i ritardi, le inefficienze, gli scoordinamenti, le rigidità, la scarsità di informazione, di rendicontazione e di trasparenza verso le famiglie, ecc.

P.I.P.P.I. vuole creare uno spazio di incontro e collaborazione tra i genitori, i parenti e le persone vicine alla famiglia, gli assistenti sociali, gli psicologi, gli educatori e gli insegnanti che quotidianamente accompagnano i genitori e i loro bambini.

P.I.P.P.I. inizia dopo che il servizio territoriale responsabile del programma ha incontrato la famiglia interessata, le ha presentato il programma e insieme hanno valutato che P.I.P.P.I. può essere utile per migliorare la situazione.

Sercop ha aderito al programma P.I.P.P.I. nel 2019.

COSA SI FA IN P.I.P.P.I.

- Progettazione condivisa: famiglia e operatori progettano insieme i cambiamenti che sono necessari a migliorare le condizioni di vita del bambino e della famiglia tutta e le azioni per realizzarli.

- Percorsi educativi in famiglia: per individuare modalità per star bene con i propri figli insieme ad un educatore che può venire in casa secondo orari e tempi concordati con ogni famiglia.

- Vicinanza solidale (famiglie d'appoggio): per trovare anche fuori dal proprio nucleo familiare amicizie e aiuto concreto nella vita di tutti i giorni.

- Gruppi con i genitori e con i bambini: per promuovere momenti di confronto e condivisione sulle questioni legate all'essere famiglia insieme ad altre famiglie.

CHI C’È IN P.I.P.P.I.

Sono presenti diverse figure professionali che verranno di volta in volta definite a partire dalle necessità della famiglia, quali assistenti sociali, educatori, psicologi e insegnanti.

P.I.P.P.I. è sostenuto dal Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro e coordinato dal Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare (LabRIEF) dell'Università di Padova che aiuterà a trovare il metodo migliore perché le diverse azioni previste servano davvero a migliorare la situazione di ogni famiglia.

Per tutte le informazioni sul programma: https://pippi.unipd.it/

Al momento, le attività di P.I.P.P.I. sono riservate alle famiglie già in contatto con gli organizzatori del Programma
 


 

Ultima modifica: 25 marzo 2024
Area Minori e Famiglie

 

Parlare di politiche per i minori e famiglia significa far riferimento a un’ampia gamma di obiettivi strategici, di interventi in ambito educativo, sanitario, scolastico e sociale che si realizzano in luoghi e spazi diversi e che hanno finalità diverse: prevenzione, promozione, educazione, cura, a fronte di un quadro normativo nazionale e regionale composito e dinamico.

L’integrazione a più livelli e la partecipazione alla programmazione da parte dei diversi attori sociali (cooperative sociali, associazioni, volontariato, etc.) continuano a rimanere gli obiettivi di fondo del Piano Sociale del Rhodense, che articola la sua attività secondo 5 linee prioritarie:

  • qualificazione delle funzioni di tutela, sia in termini di protezione dei minori sia in termini di accompagnamento delle figure genitoriali al fine di ripristinare le condizioni di autonomia e responsabilità della famiglia;
  • costituzione di un “luogo” stabile di monitoraggio osservazione ed analisi dei problemi/fenomeni connessi all’area minori e famiglia;
  • sostegno e valorizzazione degli interventi di prevenzione e promozione rivolti agli adolescenti;
  • promozione di un sistema integrato d’ambito dei servizi rivolti all’infanzia ed alla genitorialità -(leggi di settore 285/97 e 23/00);
  • contrasto della dispersione scolastica sviluppando il raccordo con le scuole.

 

Ultima modifica: 05 luglio 2021
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