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SOLI MAI - La rete di prossimità che non lascia soli gli anziani

SOLI MAI è un progetto mirato a sostenere i cittadini over 65 del territorio nei loro bisogni di compagnia e relazione, grazie all'impegno e al lavoro di volontari e operatori.

Il progetto è nato nel 2020 dalla collaborazione di #Oltreiperimetri, Sercop e Comune di Rho con il sostegno di Fondazione Comunitaria Nord Milano ed in sinergia con alcune associazioni del territorio: Gruppo operativo Anteas, Caritas cittadina, Centro di Solidarietà, Associazione Fili d’Argento, Gruppo Scout Agesci, Associazione Porta Aperta.

La ricomposizione dei legami sociali interrotti dalla pandemia è stato uno degli obiettivi di Soli Mai. Lo spiegano in questo video Valeria, architetto paesaggista e volontaria, e Antonia, cittadina rhodense che ha attraversato un periodo di difficoltà.
Il loro incontro è descritto come “una magia” che ha creato da subito un bellissimo rapporto di scambio, perché nel volontariato “non sono io che do a te ma è un ritorno di presenza e compagnia per entrambi”

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In questi anni di attività il progetto SOLI MAI è cresciuto, sempre grazie al sostegno di Fondazione comunitaria e alla cooperazione tra Sercop e CoopeRho, arrivando in tutti i Comuni dell’Ambito.
SOLI MAI ha coinvolto circa 100 anziani e altrettanti volontari e volontarie e ha contribuito a creare un sistema di cura di prossimità per offrire nuove risposte alle esigenze di compagnia e relazione delle persone anziane del Rhodense.

Il progetto è alla continua ricerca di volontari e volontarie per far crescere la rete grazie a un tempo piccolo per qualcosa di grande, come recita lo slogan della campagna di reclutamento volontari del 2023/2024:

Per informazioni, per dare una mano e diventare volontario è possibile contattare il numero di telefono 340 3731369 oppure scrivere a solimai@oltreiperimetri.it
Per restare aggiornati su tutte le iniziative di SOLI MAI:https://www.facebook.com/Oltreiperimetri

 

Ultima modifica: 19 febbraio 2024
Area Anziani

La vita media delle persone si è prolungata dando luogo ad un progressivo incremento della popolazione anziana e all’aumento delle famiglie composte da soli anziani (se non da un unico anziano), a fronte della progressiva diminuzione dell’autosufficienza in questa età e di una maggiore fragilità individuale e sociale.

L’anziano ha la volontà di non perdere il collegamento con la propria famiglia, storia, affetti, relazioni, cultura, abitudini e abitare, che danno spessore alla persona e ne fanno un individuo, non un soggetto tra tanti a volte “relegato” all’interno di una struttura (per come gli anziani percepiscono il ricovero in istituto).
Mantenere forte il legame tra le generazioni, anche in termini di interventi, servizi e politiche economiche intersettoriali e plurisettoriali, fa quindi la differenza.

Considerate queste premesse, questa fitta rete di orientamenti, finalità e aspirazioni, risultano chiari i macro obiettivi e le azioni fissati dal Piano Sociale di Zona per l’Area Anziani:

  • sostegno alla domiciliarità
  • armonizzazione dei regolamenti quale luogo di riconoscimento dei diritti (elemento di base per la costruzione del sistema integrato dei servizi)
  • integrazione con altri servizi territoriali
  • regolazione e qualificazione del mercato delle badanti
  • tutela e promozione del benessere dell’anziano

Ultima modifica: 08 luglio 2021
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